Posts Tagged ‘Stosur’

Wta Stuttgart day 6. Azarenka e Sharapova fanno spazio nel garage

29 aprile 2012

Sharapova non ha solo vinto la semifinale contro Kvitova, ha anche interrotto il record di vittorie consecutiva indoor della ceca, 27 incontri fra Wta e Fed Cup che diventano 31 se si vogliono contare anche i match di Hopman Cup.
E come si può essere d’accordo con Maria Sharapova e allo stesso tempo in dissacordo? Quando alla fine del match dice ‘Credo sia stato un match di gran qualità’, tu pensi di intensità ? Sì. Di qualità del servizio(il suo)? Sì. Però è come se alla fine di un buon pasto ti è mancato qualcosa. Quel qualcosa, forse, è la qualità di gioco di Petra. (more…)

Wta Istanbul 2011 – Una finale per essere la n.2

30 ottobre 2011

Chiede l’asciugamano al raccattapalle. Ci immerge il viso per un momento lunghissimo. E questa volta non si trascina più come negli ultimi minuti. La voglia di vincere è più della paura di perdere. Prende le palline e v a servire per il match. Stavolta è quella buona con quattro punti di fila Petra Kvitova, campionessa di Wimbledon, batte Sam Stosur, campionessa dell’ US Open, in tre set 75 63 63 ed è la prima finalista del Wta Championship.

Prima del match la ceca era favorita nei pronostici in un modo quasi irritante. C’era chi ipotizzava un punteggio al limite dell’umiliazione per l’australiana. Ovviamente si dimenticavano che l’australiana quando non è favorita gioca rilassata e si diverte a far sorprese.
Anche oggi. Kvitova parte subito con il break e gioca sempre cercando di non rovinare la parte centrale del campo, perciò cerca sempre le righe. Arriva al 4 a 3 e senza capire bene come, si ritrova sotto di un set per 7 a 5. Ed è il primo set vinto dalla Stosur contro Petra.
La ceca ha smesso di spingere e l’australiana riesce a imporre il suo gioco. Secondo set ancora break per la ceca nel terzo game e lo tiene fino a fine set. Terzo set sono 5 game a zero per la vincitrice di Wimbledon. E qui, qualche minuto sembra che Petra si chieda chi è e cosa ci sta facendo lì, nei successivi 3 game vince 3 punti e uno è un doppio fallo dell’australiana.
Il coach di Petra allunga le gambe e incrocia le braccia sul petto, come a dire tranquilla Petra.
E lei chiede l’asciugamano al raccatapalle. Ci immerge il viso per un momento lunghissimo. Poco dopo stringe la mano alla Stosur e festeggia la sua prima finale alla sua prima partecipazione al Wta Championships.

Vika Azarenka dopo con la sconfitta con la Bartoli, un match insignificante per la classifica del girone, era uscita dal campo furiosa. Un treno che sbuffava vapore anche dalle orecchie. Un match che lei stessa, se potesse, vorrebbe dimenticare. E così in semifinale si è rifatta sulla Zvonareva. O meglio un match dove le due hanno giocato in gentilezze una con l’altra . Lo fai tu questo game ? Ma no cara, prendilo tu. Non non potrei mai. E allora una chiedeva un challange quando la sua palla era fuori di 20 cm (Zvonareva), l’altra quando la sua palla era fuori solo di 5 cm. Due diversamente vedenti si dovrebbe dire per essere politicamente corrette.
Ora io la faccio facile, ma Zvonareva in questa settimana è riuscita a sprecare vagonate di occasioni. Più volte si è trovata con 2-3 break point di seguito per poi non vincere più un punto. E se le dai il fianco, Vika Azarenka non perdona. E va vento in poppa in finale. Finale che deciderà chi sarà la nuova numero 2 del classifica Wta.

Appena finita la prassi del post match sul campo, corre velocissima fuori, si mette una maglietta e poi torna in campo per l’omaggio che la Wta ha voluto rendere a Patty Schnyder
Finito anche questo impegno, finalmente prima di entrare negli spogliatoi vede la mamma e l’abbraccia. In fondo Vika fa la faccia feroce ma è una tenerona.

Torniamo a Patty Schnyder. Quest’anno aveva annunciato il suo addio al tennis professionistico. Così la Wta ha voluto omaggiarla e salutarla. Per lei sono venute a Istanbul due vecchie conoscenze della Schnyder, Iva Majoli e Mary Pierce. Per le giocatrici ancora in attività oltre a Vika c’era Sam Stosur. Una certa commozione mentre scorrevano le immagini della carriera di Patty c’è stata. Certo niente all’alluvione di lacrime dello scorso anno a Doha per Dementieva. Ma l’applauso lungo e spontaneo del pubblico, durante tutto il video, ha fatto venire i brividi.
E la svizzera ha ringraziato tutti e ha voluto chiudere la sua carriere con un commosso : “Grazia ai fans, senze di voi il tennis è niente” mentre sul grande schermo una scritta salutava la svizzera con un ‘Ci mancherai’

Wta Championships Istanbul 2011. Le sofferenze del giovane Wozniacki

27 ottobre 2011

Seconda giornata del Wta Championships.
Allora togliamoci subito il dente: hanno vinto Azarenka, Li Na e Zvonareva. Si è ritirata la Sharapova. Venerdì, contro la Azarenka giocherà la Bartoli.

E ora facciamo un passo indietro, torniamo all’inizio della giornata.

Come sempre prima del inzio del match di apertura il presentatore in lingua inglese spiega le regole : hawk-eye, coach in campo e che non si deve usare il flash perchè disturba le giocatrici. La presentatrice turca traduce. Clima da show ben orchestrato fra i due. Lei è una bella donna e ovviamente alla fine scatta la frase da piacione: “E prima di lasciare il campo alle giocatrici, un ultima cosa: come si dice sei bellissima stasera in turco?”. Lei sorridente traduce in una lingua che non conoscono, ma sono certa che la traduzione si stata “ Uhm… ascolta piacione caro, non si dice sei bellissima stasera, si dice stasera sei bellissima più del solito, altrimenti sei poco gentleman!” Ah manco le basi, ‘sti piacioni moderni.
Sono curiosa si sentire la prossima lezione di turco.
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Wta Istanbul 2011: Day 1 – Wozniacki 1 Sharapova 0 e la Stosur ride

26 ottobre 2011

10827. E’ questo il numero con cui la Wta fa tombola. Il numero di cui va più fiera ovvero il numero spettatori presenti alla prima giornata del Wta Championships di Istanbul

Ci tengono molto qui in Turchia a fare bella figura . E ci tiene molto la WTA a dimostrare che ha fatto bene a scegliere Istanbul sopratutto dopo i 3 anni di Doha, dove gli spalti dello stadio erano sempre semivuoti.
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Wta – Eastbourne. A Marion Bartoli la finale stile America’s Cup

23 giugno 2011

Semifinali
Kvitova-Hantuchova 7-6 4-2 rit.
Bartoli-Stosur 6-3 6-1

Finale :
Bartoli-Kvitova 6-1 4-6 7-5

Sabato giornata piena, semifinali di mattina e finale nel primo pomeriggio.
Eastbourne è un torneo combined, cioè giocano uomini e donne, ma il livello del torneo atp è molto ma molto inferiore a quello wta, ergo gli uomini si devono accontentare e prendere gli orari peggiori. Anche perchè tutti hanno già la valigia pronta per andare a Wimbledon (un’oretta e un quarto se guidi all’inglese, quaranta minuti se guidi all’italiana, ma rischi multa, ritiro della patente e gogna).

Le due semifinali femminili si giocano in contemporanea, Petra’Pikachu’Kvitova e Daniela Hantuchova sul campo 1, Bartoli e Stosur sul Centrale. Il perchè non è poi così chiaro, visto che la teste di serie più alta è la ceca Kvitova. E come è spesso successo in questo torneo la partita migliore è quella sul campo 1, dove non ci sono le telecamere. Sul campo centrale Bartoli asfalta una Stosur infastidita dal vento (raffiche da regata), dall’erba, dalle palline, dalle righe del campo, dalla rete e sopratutto dall’avversaria che a suon di rovesci e dritti bimani la fa andare fuori di testa. Insomma non ne azzecca semplicemente una giusta. Anche perchè dall’altra parte della rete la Bartoli dopo aver perso 4 semifinali (questa è la sua quinta),sente odore di finale ‘Ho giocato in modo perfetto. Forse il mio miglior match di sempre sull’erba’.
Kvitova e Hantuchova invece si danno battaglia come da copione. Sono quei match dove la ex repubblica Ceca-Slovacca torna quasi riunta. Poi forse per freddo e anche un po’ di sfortuna, Daniele Hantuchova si infortuna leggermente.

A poche ore dal suo match di esordio a Wimbledon (giocherà subito lunedì anche un minimo dolorino significa “Alt! Stop!! Fermati!!! Non scherziamo proprio, lascia perdere Eastbourne e ritirati”. In realtà la Hantuchova dopo aver perso il primo set, prova a giocare il secondo, ma dopo un altro dolorino alza bandiera bianca.

E allora, vai di corsa dentro a bere qualcosa di caldo e mettere la crema solare. Ah c’è il sole? No, c’è un vento che affetta e che ti fa rassomiliare ad un pomodoro, talmente le guance sono bruciate dal vento.
In oltre ho indossato quasi tutto quello che avevo in valigia. Effetto omino michelin.
Giusto il tempo di riposare un pò e si gioca la finale.

Marion Bartoli, passata la maledizione del venerdì dove perdeva sempre la semifinale, ci crede di poter vincere. In fondo nel suo primo match con la Safarova ha avuto un matchpoint contro eppure è arrivata (meritatamente) in finale E poi Pikachu sembra in uno stato confuso, che ci faccio qui? C’è anche da capirla, ha sempre giocato sul Campo 1, adesso sul centrale si sente un po’ spaesata. Ecco giusto il primo set e l’inzio del secondo. poi incomincia a servire sassate e tirare mazzate. Vince il secondo. Ma poi nel terzo set, sul tre pari sembra svuotata di energia, mentre la Bartoli saltella sempre, ma dalla settimana scorso. Stile duracel. Padre Bartoli e coach Kvitova sono seduti quasi uno accanto all’altro, coperti da asciugamani a mo’ di scialli e coperte. Posso dire che l’omino michelin, ovvero io, provo una certa invidia?
Dicevamo, Pikachu sembra afflosciarsi. Bartoli zompetta. Il vento soffia. Però kvitova a pedere così non ci sta. Sul 5-4 Bartoli tutte e due chiamano il coach. Che mai potranno dire alle giocatrici? Padre della Bartoli ‘Tieni questo servizio!’ Coach Kvitova ‘Fai il break!’. Petra sa ascoltare meglio e fa il break. Peccato che il suo allenatore non le avesse anche detto, poi tieni il tuo turno di servizio e così una confusa Kvitova si lascia imbrigliare dalla Bartoli.

La francese ultra felice alza finalemente la coppa della città di Eastbourne.
E per quanto possa essere, per alcune delle sue avversari e spettatori, irritante durante il match, risulta invece sportiva e simpatica durante il suo discorso di premiazione: prima con la sua avversaria “Petra, congratulazione per la tua prima finale sull’erba. Sei una giocatrice di talento, hai un brillante futuro davanti a te”, poi con il pubblico “Siete il miglior pubblico, perchè essere rimasti sempre così numerosi con queste condizioni atmosferiche così difficili, con questo freddo, beh siete eccezionali” e poi ovviamente il ringraziamento d’obbligo agli sponsor alla wta e naturalemente al padre.

Finite le foto di rito, di corsa a parlare con i giornalisti: “Giocare due match di seguito, non ci ero piu’ abituata, l’ultima volta è stato quando ero junior” scherza. Poi su come festeggiera ‘Mi concederò qualcosa di speciale a cena. Sono a dieta e solo una volta martedì mi sono concessa un gelato. Ma oggi penso di meritarmi un ‘regalo’, in fondo ho giocato molto oggi!” Ad un giornalista inglese che le suggeriva Fish&Chips rispondeva ‘Qualcosa di un po’ piu’ speciale, ho vinto un torneo dove erano iscritte 8 delle top 10 più le Williams. Una vittoria veramente incredibile per me’. Come dire, senti bello, ti pare che per una vittoria come questa, con un assegno di poco più di 100 mila dollari, mi vado a strafogare di quel pesce fritto lì? Onestamente, come darle torto?

Poi arrivava Petra Pikacu Kvitova. Gli ricorda che quest’anno aveva vinto già tre tornei su tre superfici diverse e poi finale sull’erba. Petra si illumina per la prima volta ‘Già! Ci pensavo proprio in finale a questa cosa!” Ah brava, magari la prossima volta pensa un po’ di più all’avversaria.
C’è da dire che da quanto ha tolto l’apparecchio per i denti (a marzo) la ceca finalmente sorride. E molto anche. Sulla condizioni atmosferiche ammette “Molto difficili, sono stata confusa tutta la settimana, perchè dovevi lottare contro il vento e contro l’avversaria. Ma era lo stesso per tutte le giocatrici”.
Poi anche lei, salutava, prendeva i suoi borsoni, caricava l’auto e partiva in direzione di SW19.

Mentre tutti o quasi gli spettatori che avevano lentamente svuotato lo stadio e velocemente riempito i pub, avevano già prenotato biglietti e albergo per il 2012. Perchè qui quello che conta, più che la presenza delle miglior giocatrici è andare al tennis portandosi una coperta e una bottiglia di spumante roseè. Perchè poi, gli inglesi vadano pazzi per il vino roseè rimane, per me, un mistero. Proverò a scoprirlo il prossimo anno. Per questa volta, vado bere un bicchiero di Pinot Grigio.
Bye bye Eastbourne.

Wta Eastbourne: Hantuchova manda Venus al ballo di Wimbledon

17 giugno 2011

Se vi dicono che la storia del giorno è stata una ‘arrugginita’ Venus battuta per la prima volta da Daniela Hantuchova in 11 incontri, beh, non credetegli. La storia è Daniela Hantuchova e la sua tranquillità e sicurezza nel suo tennis.
La slovacca, negli ultimi 3 mesi ha giocato il suo miglior tennis di sempre. E lo capisci soprattutto quando ti siedi a bordo campo e la vedi giocare. E lo capisci quando la vedi allenarsi. E lo capisci quando risponde alle domande. Sprizza sicurezza. ‘Sei fiduciosa nei tuoi mezzi’ sorride e risponde semplicemente ‘Sì’ e tu lo avverti subito che questa… oh stavolta mena!
In mattinata la Hantuchova era già sui campi, un ora abbondante, maglietta sia sua che del coach completamente inzuppata di sudore. E visto le basse temperature di questa località di mare, la Hantuchova non si risparmiava proprio.
Venus arriva un ora e mezza prima del suo match. Arriva in campo, 10 minuti di stretching, 5 minuti di palleggio dall’altezza della linea di servizio, 10 minuti da fondo campo, 5 minuti di servizi. Poi prendeva le sue cose e andava negli spogliatoi.
Insomma, prima del match solo chi non aveva visto giocare la Hantuchova, poteva dare favorita Venus Williams. Avevo scommesso molti caffè su Daniela. Risultato finale 62 57 62 per la Hantuchova, Venus parte per andare al ballo di Wimbledon e io rischio di passare le prossime 3 notti insonne per la troppo caffeina.
E’ vero qualcuno potrà dire che avrebbe dovuto chiudere in due set, ma questa Hantuchova è sembrato dirsi, ok c’è ancora un set da giocare. “Mi sto proprio divertendo, e mi piace quando le cose si fanno difficili” pausa e ancora con un sorrisetto sornione “E mi sto realmente divertendo”.
Peccato, per me, che il suo incontro di semifinale sia con Petra Kvitova, ribattezzata Pichacu. Ho simpatia per questa ragazza dalla prima volta che l’ho vista, nelle quali di Parigi Indoor, prendere letteralmente a pallate la Medina Garriges (e solo questo, è già un grande merito) e cercare di giocare sempre e solo nel ultimo mezzo metro di campo. E poi quel suono che emette dopo aver vinto un punto e che sembra una specie di abbaio da cane di piccola taglia. Insomma mi sta simpatica.
Pichacu-Kvitova per arrivare in semifinale ha dovuto vincere una piccola battaglia con Ninja-RAdwanska. Primo set la polacca irride la ceca, con la sua ragnatela di colpi senza peso e che rimbalzano solo di due dita. 5 a 0 in pochi minuti, il set si chiude 6 a 1. Poi Pichacu si arrabbia con se stessa e incomincia a giocare come sa, il secondo set è suo per 6 giochi a due. A questo punto, con un match così e due giocatrici così, l’unico risultato possibile è un terzo set al tie-break, così. E malgrado per tutto il match Pichacu-Kvitova abbia alternato grandi giocate ad errori dolorosi da vedere, con grande sollievo del suo allenatore Petra mostra a tutti come ha fatto ad arrivare in semifinale a Wimbledon lo scorso anno.
Così per la semifinale si ricompatta la ceco-slovacchia.

L’altro quarto di finale era Azarenka-Bartoli. Faccio appena in tempo ad arrivare durante il primo game del secondo set per sentire il giudice di linea che chiama fallo di piede alla bielorussa, lei neanche lo guarda, serve la seconda, perde il punto cammina verso la rete, stringe la mano alla Bartoli e per la quarta volta quest’anno,si ritira. Mentre per la francese questo significa la quinta finale consecutiva qui ad Eastbourne. Aggiungi anche una finale a Wimbledon,oddio si fa un pò fatica a dire che non sa giocare sull’erba. Eppure qualche incosciente (…o meglio poco conoscente…) c’è. La sua chiaccherata con tre giornalisti inglesi sarà rilassata e piacevole, le chiedono dei suoi quadri e lei simpatica risponde ‘Non sono certo un’artista!. Però dipingere mi piace e mi rilassa’. E quando le chiedono del ritorno delle Williams, invece di partire con una risposta standard dice con genuina ammirazione : ‘Quello che è successo dimostra quanto fantastiche siano. Specialmente Serena, perchè per Venus si trattava di infortunio ma Serena… E’ la sola che poteva tornare ad un così alto livello. Credo veramente che ‘Impossible’ sia una parola che lei non conosce’. Una gran bella dimostrazione di stima. Serena si dovrebbe far dipingere un ritratto da Marion!

L’ultimo quarto era fra Zvonareva-Stosur. Anche qui, molti davano favorita la russa, in fondo qui è la testa di serie numero uno, è la finalista di Wimbledon 2010 e gioca contro una che sarà pure australiana ma è più forte sulla terra. Ovviamente vince la Stosur, sopratutto perchè c’è un gran vento e si sa, che gli australiani sono miglior surfisti dei russi.
Curiosamente a parte due giornalisti australiani, nessuno considera molto Sam Stosur, quando chiedi perchè ti guardano come se fosse la cosa più ovvia del mondo :”Non ha personalità, è un personaggio diciamo ‘noioso'”. E io che pensavo che ci si dovesse interessare di tennis. Maro, come sono ingenua!

Giovedì 16 giungo

Quarti di finale
(7) Samantha Stosur (AUS) d. (1) Vera Zvonareva (RUS) 46 76(4) 64
(6) Marion Bartoli (FRA) d. (3) Victoria Azarenka (BLR) 62 20 ret. (addutore della coscia destro)
(5) Petra Kvitova (CZE) d. Agnieszka Radwanska (POL) 16 62 76(2)
Daniela Hantuchova (SVK) d. Venus Williams (USA) 62 57 62

Sorelle Stampelle

17 novembre 2010

pubblicato su Matchpoint Tennis magazine ottobre n.9 2010
…prima di Doha

Il doppio forfait delle Williams cambia il finale della stagione femminile: il Masters a Doha e la Fed Cup a San Diego ora hanno altre favorite.
Serena si era iscritta al torneo di Linz,poi si è tirata indietro comunicando che la sua stagione è finita. In questo 2010 ha giocato solo sei tornei, vincendo però a Melbourne e Wimbledon.
Venus si è operata alle ginocchia e non l’ha detto alla WTA. Ora cambia tutto: a Doha favorita la Wozniacki in Coppa le azzurre.

Le foto sul giornale, un balzo sulla sedia, il primo di molti che renderanno la giornata a dir poco sussultante. Pechino, il giorno della Wozniacki, ma è niente a confronto dell’effetto che fanno quelle foto. Venus è colta mentre si avvia per strada, forse verso la sua auto, e si aiuta poggiandosi sulle stampelle. Siamo stati noi ad avvisare la Wta sorpresa di non averne avuto notizia prima. Eppure le foto erano già di dominio pubblico su un sito di Gossip. (more…)

They Will Miss You …

5 novembre 2010

Un omaggio delle giocatrici presenti a Doha ad Elena Dementieva, dopo l’annuncio del suo ritiro dal tennis professionistico.
Francesca Schiavone, Jelena Jankovic, Květa Peschke, Caroline Wozniacki, Kim Clijsters, Rennae Stubbs, Sam Stosur, Katarina Srebotnik, Lisa Raymond, Vera Zvonareva, Victoria Azarenka, Gisela Dulko & Flavia Pennetta.

Wta Campionships – Doha. Ai nastri di partenza.

26 ottobre 2010

Nella lobby dell’albergo c’è un pianoforte. Al pianoforte una pianista. Bionda. A qualsiasi ora del giorno e della sera, lei è li che suona. Sempre. E quando cammini per l’albergo, hai questa colonna sonora che ti segue. E’ una piacevole compagna.
Oggi la sua musica mi ha seguito fino a quasi la stanza anzi il salone per Open Access Hour, ovvero le interviste alle giocatrici prima dell’inizio del torneo. (more…)

Wta – Beijing: Diario, poco serio, di tennis e di viaggio

3 ottobre 2010

3 ottobre, domenica
Caro diario di una Tour..rista per caso, provo a raccontarti un pò le mie sensazioni ‘cinesi’.

Capisci che tutto va visto sotto una prospettiva differente, quando passi davanti allo stand della Delta Airlines: c’è una mappa dei voli da Pechino verso Los Angeles, New York, Chicago. E per la prima volta nella tua vita, sulla mappa, vedi gli Stati Uniti a est. Ti fermi. Fai due passi in dietro e per una frazione di secondo pensi che la mappa sia appesa dal verso sbagliato. Vedere la Cina ad ovest fa uno strano effetto. (more…)