Wta Istanbul 2011: Day 1 – Wozniacki 1 Sharapova 0 e la Stosur ride

10827. E’ questo il numero con cui la Wta fa tombola. Il numero di cui va più fiera ovvero il numero spettatori presenti alla prima giornata del Wta Championships di Istanbul

Ci tengono molto qui in Turchia a fare bella figura . E ci tiene molto la WTA a dimostrare che ha fatto bene a scegliere Istanbul sopratutto dopo i 3 anni di Doha, dove gli spalti dello stadio erano sempre semivuoti.

Invece qui è il pienone e l’entusiasmo e il piacere di giocare in uno stadio caloroso, lo esprimono tutte le giocatrici. Vera Zvonareva lo sintetizza con precisione: “Non mi aspettavo una tale atmosfera. Primo giorno, primo match alle 5, in un giorno lavorativo. Entrare in campo è stato incredibile”.

Che questo evento deve essere speciale, diverso da tutti gli altri, lo si capisce da piccoli particolari, per esempio dalle scarpe dell’arbitro. Quando non sono scarpe da tennis ma scarpe lucide perchè stanno meglio con il completo giacca pantalone che indossano, è ufficiale, non è un torneo come gli altri.

Le tre partite della prima giornata sono :Kvitova-Zvonareva, Wozniacki-Radwanska, Stosur-Sharapova.
Sarà un caso, ma hanno perso tutte e tre le giocatrici che erano un pò acciaccate: Zvonareva e Radwanska avevano problemi con la spalla, Sharapova con la caviglia. Questo non toglie che sono state quasi 8 ore di tennis divertente.

Kvitova-Zvonareva 63 75
Zvonareva come sempre entra in campo vestita a cipolla. Riscaldamento con maglietta a maniche lunghe e pantaloni della tutta sotto il gonnellino. Finito il riscaldamento si toglie i pantaloni, dopo il primo game si toglie la maglietta a maniche lunghe e nel primo set l’avversaria le toglie sempre il servizio.

Kvitova parte alla sua maniera, primi due colpi metta la palla sulla linea di fondo. Con lei si sta tranquilli, la parte centrale del campo non verrà rovinata dall’uso. Lei gioca sempre nell’ultimo mezzo metro (anche meno) del campo.

Primi 5 games 5 break. Poi Kvitova incomincia con il suo ‘Forza’ detto in ceco che suona un po’ come un piccolo abbaio e a me sembra sempre che dica ‘Pikaciù!’

Sul 62 41 per la vincitrice di Wimbledon, viene applicata la “Regola dell’Avvoltoio”. Vale a dire a bordo campo si materializzano le due ragazze della Wta che gestiscono il dopo partita per stampa e tv. Mancano 2 game a Petra per vincere, partita quasi finita, quindi loro spuntano a bordo campo come avvoltoi.
E la regola dell’avvoltoio dice che quando loro si avvicinano al campo, il match riprende vita” E infatti, Vera gli lancia uno sguardo e decide di vender cara la pella,torna a giocare come sa, breakka Petra due volte e recupera fino al 4 pari. Poi fa tre cappellate, termine poco tecnico ma che sintetizza bene il tipo di errori commessi, perde il servizio e pochi minuti dopo, il match. Kvitova ha detto di essere stata nervosa prima e durante il match, sopratutto visto che l’ultima volta a Tokyo, contro Vera aveva perso e in quel match stava vincendo il primo set 5-1 per poi precipitare in un 76 60. Insomma non si sentiva la favorita. Malgrado abbia raggiunto il suo best ranking (è n.3) e sia imbattuta quest’anno nei tornei indoor, ne ha giocati e vinti due (Parigi e Linz). E se non c’è due senza tre… Ma lei non si sente la favorita. Verrebbe da dire ma quando mai la ceca si è sentita favorita? L’umiltà di Petra tocca vette alte.

Wozniacki-Radwanska 57 62 64
Il match delle nemiche-amiche, avversarie in campo, migliore amiche fuori.
Carolina con un nastrino nero per ricordare le vittime del terremoto. Radwanska con un cerotto sulla spalla destra che non le fa dimenticare il problema alla spalla.
E’ stato un nuovo tipo di match, quanto di più simile ci possa essere ad una maratona vera e propria e non solo per la durata, 2 ore e 39 minuti, le due ragazze hanno corso ovunque: destra, sinistra, avanti e indietro. Smorzate, lob, ricerca degli angoli, e recuperi da ogni parte del campo. Smash che sembrano banali ma vengono sbagliati di metri o sbattuti in rete, solo che a volte sono il momento finale di scambia lunghissimi e la lucidità, le gambe e il fiato possono venire meno.
E anche la concentrazione a volte ti lascia. Wozniacki nel primo set ha 3 set point e perde il set.

Nel secondo Radwanska sembra non essere più sulle gambe e chiede anche l’intervento del fisioterapista per la spalla. Terzo set che per un momento sembra una passeggiata per la n.1 che si trova a condurre 4 a 2 e poi invece cambia di nuovo (anche grazie alla Regola dell’Avvoltoio. Stavolta sono in tre a materializzarsi a bordo campo). Sul 4 pari nessuno sa chi vincerà, perchè la polacca, se ti ‘azzanna alla caviglie’ non molla facilmente, anche se è stanca anche se ha una spalla che le da fastidio. In un match come questo, alla fine sono sempre pochi punti che fanno la differenze. Carolina è quella che vince i più importanti. E il solito gruppetto di tifosi danesi sventola contento le immancabili bandierine.

Stosur-Sharapova 61 64
Il match si può sintetizzare così: Stesa della Stosur a Maria.
E meno male che il coach della russa quando era sotto 4 a 1 le aveva detto che l’australiana era stata fortuna. Sharapova ha sempre quello sguardo con cui fulmina ogni cosa che possa solo pensare non andare come lei vuole, tipo la pallina che tocca il nastro e poi esce di poco (per fortuna della pallina, altrimenti Maria se la sarebbe mangiata a morsi e senza condimenti). Sharapova è a posto con la caviglia, ma e’ stata lontana dai campi dall’infortunio di Pechino. Le manca il ritmo del match (per dirla con una di quelle frasi fatte, tipiche di chi deve spiegare perché l’atleta più carismatico perde) e inoltre, secondo la russa, le manca la velocità nei movimenti, la scioltezza del gioco di piedi. Forse contava di più sull’aspetto psicologico, la Stosur con lei aveva sempre perso, 9 volte su 9. Però, si sa, l’australiana gioca bene quando non è favorita (chiedere a Serena Williams per informazioni più dettagliare). Ed infatti spezza la serie negativa.

Ovviamente quale e’ stata la frase più citata dopo la prima vittoria di Samantha su Maria? ‘Nessuno batte Sam Stosur dieci volte di fila’ Il primo è stato il coach di Samantha a scriverlo su twitter pochi secondi dopo la vittoria. Se Gerulaitis avesse preso 1 centesimo per ogni volta che la sua frase e’ stata utilizzata avrebbe avuto un patrimonio superiore a quello di Bill Gates.

Se però, si vuole proprio trovare un vincitore di questa prima giornata, dopo quasi 8 ore di tennis, di tre buone partite non può che essere il pubblico. Presente fino all’ultimo punto quasi come ad inizio di giornata ,pochi sono andati via prima della fine dell’ultimo match.

Per la seconda giornata il programma è :

gruppo Bianco
Stosur-Azarenka
Sharapova-Li Na

gruppo Rosso
Wozniacki-Zvonareva

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