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Wta-Itf, è finita la tregua olimpica

27 settembre 2012

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La tregua olimpica fra Wta e Itf è finita e la ‘guerra’ è stata ufficialmente dichiarata.

La Wta ha annunciato, per voce di Stacey Allaster, Chief Excecutive della Wta , che l’accordo con Itf per il 2013 non è stato rinnovato. La decisione presa in primavera da parte dell’Itf di modificare la regola per l’eleggibilità alle prossimi Giochi Olimpici Rio 2016, dove potranno partecipare solo coloro che avranno dato la loro disponibilità a giocare Fed Cup o Davis Cup per un minimo quattro volte nel quadriennio olimpico, era stata presa senza consultare le giocatrici.

Maria Sharapova, a fine aprile al torneo di Stoccarda, rispondendo ad una nostra domanda sulla nuova regola aveva lanciato il primo sasso nello stagno:
“Sono estremamente delusa dal Itf. Non credo abbiano fatto un buon lavoro nel ascoltare le giocatrici, In realtà credo non abbiamo proprio ascoltato “Noi non siamo felici della decisione e siamo pronte a lottare per quello in cui crediamo”.

La Wta si era da subito schierata con le sue giocatrici “Abbiamo una divergenza di opinioni con l’Itf sugli impegni richiesti, semplicemente troppi nel mondo del tennis professionistico di oggi”. (Nel frattempo, durante le Olimpiadi, Itf ha deciso ridurre l’obbligo da quattro a tre, ma questo non ha cambiato la posizione delle tenniste).

La Wta ha dichiarato che la partecipazione alla Fed Cup-Coppa Davis e la qualificazione per le Olimpiadi non dovrebbero essere collegate “Itf ritiene che giocare le Olimpiadi sia una premio per aver rappresentato il proprio paese e qui è dove abbiamo una diversità filosofica. Noi crediamo che le tenniste rappresentino il loro paese ogni giorno”.

Siamo stati facili profeti, quando nel numero di Maggio di Matchpoint, unici in Italia, avevamo scritto: “Non sembra a questo punto senza fondamento, la decisione da parte della Wta, di non rinnovare nel 2013 l’accordo con il quale, fino ad ora, non si giocano suoi tornei nelle settimane della Fed Cup”.

Ed infatti, fatte passare Olimpiadi e Us Open, c’è stato l’attacco: dal 2013, nelle stesse date della Fed Cup, ci saranno anche i tornei del circuito (alcuni potrebbero quindi cambiare le attuali date per prendere il posto nelle settimane fino ad oggi ‘libere’ oppure potrebbe essere fatto posto a tornei da 125 mila dollari) e non ci sarà più il divieto per le tenniste di giocare esibizioni negli stessi giorni. Una scelta interessante e remunerativa per le top players.

Stacey Allaster ha inoltre annunciato, di star valutando, insieme al suo staff e alle giocatrici, la possibilità di proprio torneo a squadre con il formato della Ryder Cup di golf.
Nel frattempo, è stata fatta anche una proposta di modificare il formato Fed Cup, in breve sintesi si tratterebbe di un torneo a 16 squadre con due possibili scenari:
1) in due settimane, con otto squadre per girone in due diverse località, al meglio dei tre match, due di singolo e un doppio. Le vincitrici disputerebbero la finale più avanti nella stagione al meglio dei 5 incontri.
2) 16 squadre in un torneo di una sola settimana (soluzione preferita dalle tenniste)

Su questa proposta la Allaster non ha rinunciato ad un’altra stoccata verso Itf “Non sono ottimista sull’attenzione che otterranno le idee che abbiamo presentato: qualcuno potrebbe essere preoccupato di perdere la poltrona nel comitato o nel Consiglio del Itf”

Visto in prospettiva ogni sviluppo potrebbe essere possibile “Noi vogliamo il successo dei Giochi Olimpici e vogliamo il successo della Fed Cup. Ci auguravamo di non arrivare a dove ci troviamo oggi, ma è chiaro che ITF ha preferito aumentare gli impegni e come conseguenza non abbiamo rinnovato il nostro accordo. Stiamo solo ‘coabitando’. Loro faranno quello che devono fare e noi valutiamo possibili opzioni per le nostre atlete”.

Le future evoluzioni saranno da tenere d’occhio.

Bisogna aver paura di Roberta Vinci?

25 settembre 2012

(Per dimostrare che bisogna sempre avere buona memoria.
Oltre a stare attenti a quali sogni di fanno, perchè poi c’è il rischio che si realizzino! E naturalmente si fa per scherzare! )

Bisogno aver paura di Roberta Vinci?
Chi si ricorda di quanto si è parlato della Profezia dei Maya ad inzio 2012?
Ah per chi se lo fosse scordato, breve spiegazione di quando e cosa si dovrebbe verificare,
da Wikipedia :”Il 21 dicembre 2012 è la data del calendario gregoriano nella quale secondo alcune aspettative e profezie si dovrebbe verificare un evento, di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato: una qualche radicale trasformazione dell’umanità in senso spirituale oppure la fine del mondo.”)

Che cosa c’entrano i Maya con il tennis e con la giocatrice brindisina? Diciamo che c’entra con la memoria e con la classifica della Vinci.

Un lungo passo indietro. Torneo di Auckland, il primo della stagione 2012, in quel mese lontano lontano chiamato Gennaio.
Il giornalista della tv del torneo, chiede alle giocatrici “cosa faresti se arrivasse la fine del mondo”
A parte la reazione un po’ stizzita della Kuznetsova, la quale prende quasi sul serio la domanda scherzosa, fate attenzione a cosa risponde Roberta Vinci al min.1 e 20 sec.

Ora, Vinci e Errani sono la coppia n.1 delle classifiche. Però, per la classifica di doppio, Sara Errani è la n.1 e Roberta Vinci la n.2.
Ma, c’e’ sempre un ma nella vita, dopo il torneo di Lienz, Errani e Vinci avranno lo stesso ranking, quindi Roberta Vinci potrebbe diventare la numero 1…e poi il mondo può fare boom! Ad inizio anno non aveva specificato se n.1 di singolo o doppio, noi ovviamente optiamo per il singolo, ma non perchè crediamo alla profezia dei Maya, certo che no! Ma sia mai ci dovessere essere ‘sti fuochi di artificio il 21 dicembre….

PS
A febbraio c’è stata un altra profezia, al torneo indoor di Parigi Gdf Suez, qualcuno disse alla Vinci che sarebbe potuta entrare fra le top 15. E quella senza rischi per la salute, si è realizzata.

Un pò di pillole così, fra Roma e Parigi

9 luglio 2012

I giorni del Foro Italico sono stati degni dell’America’s Cup. Folate di vento da spazzare il campo e onde di terra rossa che si abbattevano su tutti coloro si trovassero in campo.
La canadese Wozniack, ha sottolineato come non fosse stato divertente giocare con tutta quella terra nell’aria, tanto da sembra una tempesta nel Sahara. Chi era vicino al campo, si ritrova ad avere terra rossa anche nelle orecchie.

La belga Wickmayer è una giocatrice molto umorale. Una di quelle che piacciono a chi vuole vedere quali emozioni viva una giocatrice. E lei non delude. Perde la partita con Ivetta Benesova, esce dal campo, scoppia a piange, lancia la racchetta, piange più forte, riprende la racchetta e la sbatte nuovamente verso il muro. Il risultato non cambia: non smette di piangere e la racchetta rimane intatta.
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Wta – Stuttgart : Pillole di Porsche 2012

30 Maggio 2012

Il torneo di Stoccarda festeggiava la sua trentacinquesima edizione e trentacinque sono gli anni di sponsorizzazione della Porsche. E il nome della casa automobilistica è ovunque: da il nome al torneo e allo stadio, è sul pavimento, sulle indicazioni all’interno dello stadio e anche le bustine di zucchero i tovagliolini di carta e le bottiglie di champagne sono marchiate Porsche.

Il Porsche Tennis Grand Prix per 4 volte negli ultimi 5 anni è stato votato dalle giocatrici come il ‘Miglior torneo categoria Premier’ dell’anno. L’unica volta in cui non hanno vinto i tedeschi ha vinto Indian Wells. Il loro segreto? Per il direttore del torneo Markus Gunthard: “Non esiste il torneo perfetto, ma c’è sempre qualche dettaglio da migliorare, anno dopo anno. Sono i dettaglia che fanno la differenza e rendono un evento perfetto o quasi” Perfettamente d’accordo Herr direttore…per questo il prossimo anno sono certa che il calzino un po’ sbrillentato comparso quando ha accavallato le gambe in conferenza stampa, non sarà presente.

Maria Sharapova a Stoccarda per la prima volta: alla domanda su cosa l’avesse colpita di più:
“La velocità sull’autostrada. Ho chiesto al mio autista ‘Potresti guidare un po’ più normale?’ mi ha risposto ‘Ma questa è una guida normale in Germania’. Credo di dovermi abituare” (more…)

Mona Barthel senza dubbio

30 Maggio 2012

 

 Immagine.

Pubblicato su Matchpoint Tennis Magazine di Febbraio 2012

Durante Il torneo Indoor di Parigi Open Gdf Suez, avevo fatto una chiaccherata con una allora poco conosciuta Mona Barthel. Tre mesi dopo è considerata la giocatrice da tenere d’occhio in questo 2012.

 

Quando i numeri del computer significano qualcosa: a gennaio 2010 era classificata 359, oggi è nelle top 40.

Mona Barthel è cresciuta con il poster di Steffi Graf  in camera, suo idolo e da sempre un punto di riferimento. Quando era piccola si vestiva come lei e giocava con la stessa racchetta “Mi piace la sua personalità e il suo comportamento in campo”. Una certa modestia e determinazione, quella che i suoi concittadini di  Neumünster nel nord della Germania apprezzano. Niente sceneggiate in campo, nè urla. “Da quando riesco a ricordarmi, ho sempre avuto una racchetta in mano. La prima volta avrò avuto  tre anni. Praticamente da quando ho iniziato a camminare ho iniziato a giocare. Il tennis è sempre stata la mia grande passione

Il suo tennis è fatto di colpi potenti tirati senza sforzo apparente, e poi un mix di top spin, palle corte, cambi di ritmo, colpi incrociati strettissimi, tutto con grande fluidita. Per essere così alta, 185 cm,  si muove bene. Un ottima prima di servizio e una seconda su cui lavorare. E poi la capacità di cambiare tattica durante il match. Dote rara nel tennis di oggi. (more…)

Wta Stuttgart day 6. Azarenka e Sharapova fanno spazio nel garage

29 aprile 2012

Sharapova non ha solo vinto la semifinale contro Kvitova, ha anche interrotto il record di vittorie consecutiva indoor della ceca, 27 incontri fra Wta e Fed Cup che diventano 31 se si vogliono contare anche i match di Hopman Cup.
E come si può essere d’accordo con Maria Sharapova e allo stesso tempo in dissacordo? Quando alla fine del match dice ‘Credo sia stato un match di gran qualità’, tu pensi di intensità ? Sì. Di qualità del servizio(il suo)? Sì. Però è come se alla fine di un buon pasto ti è mancato qualcosa. Quel qualcosa, forse, è la qualità di gioco di Petra. (more…)

Andrea Petkovic fuori per 3 mesi!

27 aprile 2012

Andrea Petkovic sarà costretta a stare fuori dal circuito per almeno 3 mesi. L’infortunio che si è procurata nel match di ottavi di finale nel torneo di Stoccarda contro Vika Azarenka si è rivelato grave: rottura di 2 legamenti e stiramento anche del terzo.
La decisone circa una possibile operazione chirurgica sarà presa da Andrea dopo ulteriori accertamenti.

Il torneo di Stroccarda era, per Andrea, il suo primo torneo Wta dopo 3 e mezzo di stop per una frattura da stress alla vertebra sacrale.

Tutta l’amarezza di Andrea nelle sue parole subito dopo l’esito degli esami: “Prima devo digerire la notizia. Come atleta professionista, lo so che ci sono sempre delle battute d’arresto, ma questa serie di sfortune è amara. Spero di non dover più mettere alla prova il mio spirito di combattente”

Wta Stuttgart – day 3. Sharapova e Wozniacki, almeno loro stanno bene

26 aprile 2012

Porsche Arena per un giorno viene ri-battezzato Ospedale Policlinico Gemelli.
In mattina arriva l’annuncio del ritiro di Daniela Hantucova, infortunio al piede sinistro. Un vecchio problema, ma che la costringerà a stare ferma per alcune settimane.
Poi nel match Sharapova-Cornet è la francese ad alzare bandiera bianca, spalla destra. A seguire Jankovic problema con la schiena.
Se ci aggiungiamo anche il ritiro della Pennetta ad inizio settimana … (more…)

Wta Stuttgart day 2: Petkovic: un tuffo nell’acqua gelata

25 aprile 2012

Nel tabellone di Stoccarda, la più grande è Fracesca Schiavone 32 anni, la più giovane Anastasia Pavlyucenkova 20. L’italiana ha vinto 63 75 contro l’affettatrice folle Niculescu, giocando per due ore e dieci minuti con le scarpe incerottate. Eh sì, perchè le sue non andavano bene per questo tipo di terra, perciò da brava Italiana avvezza all’arte di arrangiarsi, ha trovato una soluzione: si è andata a comprare un paio di scarpe. (more…)

Walking in Memphis

6 marzo 2012

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Marina Erakovic è neozelandese, ha 24 anni, è numero 45 al mondo.
Da gennaio ha guadagno 71 mila dollari.

Nel torneo di Memphis è arrivata in finale.
Quando non era in campo si è fatta una passaggiata per la città e walking. walking in Memphis è arrivata lì dove costruiscono le chitarre Gibson.
Le hanno fatto visitare la fabbrica, provare alcune chitarre. Una bella mattinata per Erakovic anche se lei non ha comprato nulla perchè “E’ un pò cara come chitarra…Devo fare qualche altra ricerca…”

Ma non è andata via a mani vuote, le hanno comunque regalato qualche maglietta e qualche plettro, per la futura chitarra probabilmente.
La suonata l’ha ricevuta, invece, dalla svedese Arvidsson: in finale l’ha battuta 6-3 6-4